Tipo incontro: Assemblea sociale de La Nuova Regaldi
:
Gabriele Soncin, presidente dell'Associazione Culturale Diocesana La Nuova Regaldi
Con:
Giorgio Borroni, direttore dell'Ufficio Diocesano per la Salvaguardia del Creato
ASSEMBLEA SOCIALE DE LA NUOVA REGALDI
Dalla lettera del presidente Gabriele Soncin ai soci de La Nuova Regaldi:
«Siamo giunti al termine dell’anno dedicato al Giubileo straordinario della misericordia. In questa Assemblea, dedicata al lancio delle attività del corrente anno sociale, sollecitati dai diversi spunti di riflessione che Papa Francesco ci ha offerto in questo Giubileo avremo l'occasione di soffermarci sulla nuova opera di misericordia annunciata recentemente che sarà la cura del Creato. Sarà il nuovo Direttore della Caritas e dell’Ufficio Diocesano per la Salvaguardia del Creato, don Giorgio Borroni, ad aiutarci a riflettere su questa novità che l’Anno santo ha introdotto nella vita del cristiano».
ORDINE DEL GIORNO
20.30 | Accoglienza e possibilità di rinnovo tessere |
21.00 | Apertura dei lavori con la riflessione di don Giorgio Borroni, direttore dell’Ufficio Diocesano per la Salvaguardia del Creato: Una “casa comune” da contemplare e migliorare. La cura del Creato, nuova opera di Misericordia secondo Papa Francesco |
22.15 | Presentazione e approvazione del bilancio consuntivo 2015-2016 e preventivo 2016-2017 |
22.30 | Presentazione delle attività dell’Associazione per l’anno sociale 2016-2017 |
23.00 | Momento conviviale per festeggiare il quindicesimo anno dalla nascita dell’Associazione |
«Per custodire il creato, custodisci le persone intorno a te». Con un pensiero preso a prestito da madre Annamaria Canopi, Giorgio Borroni spiega l'essenza della custodia del creato, che papa Francesco ha voluto annoverare come nuova opera di misericordia. Le relazioni infatti «costruiscono il mondo che abitiamo - prosegue don Giorgio - e hanno bisogno di cura, se no si interrompono e svaniscono. Perchè non è vero che "si raccoglie quello che si semina": si raccoglie ciò che si coltiva. E chi ha un orto sa benissimo che non basta seminare...». Occorre quindi lavorare sul proprio stile di vita e cambiarlo in meglio, partendo dal cuore pulsante della persona, che è la spiritualità. «Senza investire in essa, non si costruisce nulla di autentico e di duraturo», afferma don Giorgio. Per costruirla occorre lavorare sul fronte della cultura, che coniuga i principi e i valori con la compresione della realtà, perché «in tutti i campi - anche quello della carità - abbiamo sempre più bisogno di un'intelligenza della realtà che permetta di comprendere meglio e agire con spirito critico e creatività». Per questo la Chiesa deve crescere nella capacità di fare luce sulla realtà e denunciarne le storture, ma anche quella di stimolare e "disturbare" il modo corrente di pensare, per aprire nuovi orizzonti, prospettive e disponibilità.